Camogli – that’s amore!
Lunedì è il mio giorno libero,
quindi posso zonzorellare un po’ più in là dei soliti confini,
e siccome la mia amica Simo era in ferie,
abbiamo pensato: perché non andare a Camogli,
una delle tante perle del Levante.
Detto fatto, ops, dimenticavo…
“Brasco, tu vuoi venire con noi?”
(In fondo all’articolo troverete la risposta).
Per andare a Camogli abbiamo preso l’autostrada uscendo a Recco, in poco più di un’ora e mezza siamo arrivate, me la immaginavo più lontana.
Poi un piccolo tratto di costiera con curve e controcurve, circondate da una vegetazione sfavillante di colori.
Già ci piace questo posto.
Ma all’improvviso ecco laggiù una visione: case colorate a picco sul mare, appiccicatissime tra loro, che parevano opera di un coreografo di musical americani anni cinquanta. Se dico bellissimo sembro banale?!
Le indicazioni ci accompagnano al parcheggio che si trova in alto, sopra il paese.
Raggiungiamo il porticciolo, e per dirla alla Montale, scendiamo almeno un milione di scale….
Tra i carrugi (stretti per antonomasia) mi appaiono, a tratti, scorci di mare, azzurro o verde, a seconda dalla posizione del sole.
E certo, dovrei esserci abituata, ma più la giro, più capisco che la Liguria è una regione capace sempre di sorprenderti. Perché è proprio quando pensi di sapere cosa ti aspetta, che lei ti regala lo spettacolo un posto come questo, con le casette di cartapesta colorata, alte e magre, arrampicate lungo il crinale di una ripida collina, schiacciate dal cielo e riflesse sul mare.
Così, ancora una volta, ti devi inchinare al cospetto di un panorama unico, magari sfoggiando quel tipico sorriso, un po’ scemo, ma tanto felice, di chi si sta riempiendo gli occhi di bellezza.
Camminiamo tutto attorno al paese, passando dalla veduta verso ovest a quella verso est. Oltre quel promontorio c’è Portofino. Siamo in uno dei luoghi più belli del mondo.
Ho letto che Camogli cambiò radicalmente la sua facciata all’inizio del secolo scorso, quando vennero abbattute le vecchie case di legno dei pescatori che si trovavano proprio a ridosso del mare, per far spazio alle nuove costruzioni, edificate, secondo la moda dell’epoca, in modo da consentire la creazione della passeggiata mare.
E c’è anche una bella spiaggia,  nata grazie ai lavori della ferrovia e ai sacrifici dei camoglini, la Liguria è fantastica, ma non regala niente…
Ah, se solo avessi il mio costume nuovo, un’ora di sole me la sarei proprio fatta (sto mentendo, col cavolo che metterei in mostra in questo posto chic la mia pelle bianca e quelle maledette maniglie dell’amore che scionfano ai lati).
Niente bagno per i sopracitati motivi, ma prima di riprendere la scalinata, questa volta in salita, ci concediamo un fresco ristoro accomodandoci, da brave turiste, al tavolino di un bar sulla passeggiata. Due granite e l’infinito del mare davanti a noi (io infinito lo devo scrivere in ogni post per contratto).
Che dire, mi sono innamorata, in questo momento non riesco proprio ad immaginare cosa si possa desiderare di meglio! Che faccio vi aspetto?!?!
N.B. Svelato il mistero, Brasco naturalmente è venuto con noi!
Camogli -Â that’s amore!
Camogli (GE) – Liguria
testi e fotografie: (nata per fare la turista) paola faravelliÂ
What a beautiful city!
Very nice! Come and visit!
Thank you so much! I am a Taiwanese who lives in Taipei Taiwan and our country is not a developed country like Italia,Portugal,Francia,Deutschland,Suisse or Japan. So our GDP and national income are very low and my family can’t support me to go expensive region like Europa or Nord America. In fact, I can’t speak Italiano or Francais like Monica Bellucci or Carla Bruni.
But write well in English! I’ll wait your comments on other articles that I write about Liguria! Great that you have written me.
paola