Genova – tra i tetti di Corso Firenze

Genova – tra i tetti di Corso Firenze

Allora, se si va a Genova per perdersi,
è fondamentale sapere dove farlo.
Voi starete pensando che ognuno potrà ben perdersi
dove meglio crede,
sì, forse, rispondo io, però sarete d’accordo con me,
se affermo senza timore di essere smentita,
che perdersi nel posto giusto,
ha tutto un altro sapore.

Ed è così che mi sono appositamente persa in Corso Firenze,  il vialone che da Castelletto conduce alle zone alte di Genova.
Mi sono persa con l’inganno, solo per ritrovare, dopo tanti anni, il parco di Villa Piaggio, dove mia nonna mi portava a giocare quando ero piccola, ma mentre cercavo qualcosa, come sempre capita, ne ho incontrate altre.
Una cocorita, tanto per cominciare, che chissà come mai svolazzava libera in compagnia di amici piccioni e di qualche gabbiano di passaggio.
E poi lastrici trasformati in splendidi giardini, o in cantine; perché tutto ciò che conta, sembravano raccontare queste anomale coperture, è non sprecare spazio! Siamo a Genova dopotutto!


Infine come non restare incantati dai tetti, quei tetti in ardesia che rendono Genova così particolare.
“La tartaruga con i tetti a scaglie grige”, scriveva Gino Paoli, parlando del suo centro storico.
Sottili lastre di ardesia in grado di reggere alla furia delle intemperie (soprattutto del vento), regolarmente tagliate e sistemate secondo uno specifico metodo di posa, capaci di conferire un’uniformità architettonica, che sa regalare allo spettatore, un inatteso e piacevole cromatismo dalle sfumature grigio argenteo.



Ma la particolarità di Corso Firenze è che le case si trovano sotto strada così che i tetti diventano stranamente vicini, e ancora più belli da vedere, confusi tra i colori tipici dei palazzi liguri e il cielo, che, guarda un po’, oggi è generosamente azzurro!  


Ci sono poi andata ai giardini di Villa Piaggio, c’erano anche i giochi che mi ricordavo, ma non erano più gli stessi  di quando ero piccola. Ho trovato tutto uguale e anche un po’ diverso.
Non so, forse è meglio lasciare le memorie del passato là, dove sono state per tanti anni, così da non rischiare l’incontro con qualcosa di nuovo, magari anche più bello, ma sempre, comunque, malinconicamente diverso…
Forse, ma forse no!

 

Genova – tra i tetti di Corso Firenze
Corso Firenze – Genova Liguria

testi e fotografie: paola faravelli 

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10 Comments

  1. Una meravigliosa passeggiata descritta da chi ama Genova perchè sente che un pò le appartiene,

    • Genova mi piace tantissimo…! Forse perché ci ho vissuto da bambina, mia nonna era genovese, o forse solo perché è così tanto bella!

  2. Genova è unica nel suo genere ed è per questo che si distingue,quindi meravigliosa!!!!

  3. In una foto si vede casa mia 😉 (non è una cocorita singola, ma uno dei numerosissimi e fracassonissimi pappagalloni verdi che da anni han deciso di vivere qui a Castelletto)

    • Ma dai?!?! E’ una zona bellissima, mi piace da impazzire. Ma c’è una storia dietro ai fracassonissimi papagalloni verdi?!? Ne ho visti parecchi quel giorno. Anche loro hanno scelto Castelletto, mica scemi!!!

  4. Anche io sono cresciuta in Corso Firenze, stavo nella parte che si trova sopra il Vivaio Comunale e i miei vicini di casa si chiamavano proprio Faravelli. Comunque Corso Firenze è il posto più bello del mondo, anche se è sempre stato difficile trovare un posteggio!

    • Mia nonna stava in aaaaaalto, tanto che se eravamo stanche dopo i nostri giri (i miei giochi), si prendeva il celerino per tornare a casa. Però Faravelli non è un nome genovese, è proprio una strana combinazione!!!

      PS
      io i parcheggi li trovo sempre, ho un culo pazzesco.

      • E adesso dove stai? Io non sono andata molto lontano, solo un pò più in alto, all’incirca da Via Paleocapa e comunque anche lì il parcheggio è un vero problema!

        • Io abito in riviera adesso, a Diano Marina, e anche qui il parcheggio è un problema!

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