Noli Рnon ̬ un paese per valigie

Noli Рnon ̬ un paese per valigie

A Noli è una delle prime cose che balzano agli occhi.
Non essendoci una stazione ferroviaria oramai da molti anni, è davvero raro incontrare qualcuno con zaini e valigie al seguito.
I turisti arrivano in macchina o in taxi fin sotto le loro case o i loro alberghi e movimentano bagagli in un’area molto circoscritta.
Così a camminarci, si ha sempre quella sensazione di essere nel classico posto non ancora aperto al “turismo di massa” che tu hai avuto l’occhio lungo di scoprire ma che ti guardi bene dal rivelare a qualcuno.
E già questo ti mette di buonumore.

 Ma ovviamente sarebbe riduttivo ed oltretutto scorretto (perché specialmente d’estate di gente ce n’è eccome!) decantare le lodi di questo lucente paesino unicamente in base a questo.
A Noli c’è un po’ di tutto ed un po’ di niente (questo sì che è un motivone!), diciamo che restituisce ancora la sensazione di essere un paese “alla buona”, di gioie e meraviglie non eclatanti ma fatto piuttosto di gratificazione a piccole dosi, di vita genuina, di voglia di tornare.

È ad esempio un posto ove fortemente presenzia la tradizione marinara e si possono ancora vedere pescatori partire alle ore più insolite del giorno e della notte per stendere o tirare le reti, ed ogni volta, radunare al loro arrivo, (oltre che all’immancabile esercito di gabbiani) un nugolo di genti miranti a verificare che esistono ancora posti ove si può mangiare il pesce fresco.
Una cosa che pochi sanno è che Noli è presidio slow food dei famosi “Cicciarelli”, gli unici pesci (pesciolini) che pur se fritti ne potresti mangiare a quintali.


Andando “random” poi, Noli ha una sua banda musicale, un ex convento riclassificato e divenuto probabilmente uno dei ristoranti più belli di tutta la riviera (sicuramente uno dei più panoramici), un sacco di barche, una delle spiagge libere più pittoresche che mai mi sia capitato di vedere (spiaggia dei pescatori), forni che fanno una focaccia deliziosa (la fanno in tutta la Liguria, ma provare per credere!), una pasticceria che fa degli Chantilly cui è impossibile resistere, un sacco di gente con soprannomi divertenti, una bella gelateria, famiglie che anno dopo anno continuano a tornare, un cimitero “panoramico” quasi quanto quello di Porto Venere, un castello che non essendo mai stato pienamente rivalutato fornisce quell’impressione di stare lì un po’ a “riempire il quadro” e da buon paese ligure ha anche la sua galleria e la sua frana più o meno permanente.

Ha una festa patronale molto sentita, una bella processione dei crocefissi, una rievocazione storica in costume (prima domenica di settembre) meravigliosa, un mare quasi sempre pulitissimo, una singolare torre (“dei quattro angoli”) della quale, si riescono a vedere tutti e quattro gli angoli, da un unico punto in tutto il paese, dei caruggi ove d’estate si respira profumo di pomodori freschi e d’inverno odore di minestrone, un sacco di botteghe caratteristiche, una bella passeggiata, una delle ville più belle della riviera purtroppo ora smembrata in tanti piccoli appartamenti, palme ed ulivi nel pieno rispetto della tradizione ligure, una fantastica chiesa inserita nella lista dei monumenti nazionali italiani, un clima sempre fresco e ventilato che non a caso, d’inverno la rende paradiso dei surfisti… poi, avendo una fiumana quasi sempre in secca (ma non per questo meno fiumana) ove i turisti ignari hanno la tendenza a parcheggiare un po’ “abbrettiu” (a casaccio, ndr.), quando piove diviene fonte di gaudenti spettacoli di macchine trascinate via dall’impeto dell’acqua ed ammassate in fondo al paese, sotto al ponticello che c’è prima di arrivare al mare.



Da ragazzo, quando avevo bisogno di rilassarmi mentalmente, avevo un’immagine fissa a cui rimandavo il pensiero… stavo sdraiato su un’amaca sotto ad un palmeto, alla mia sinistra a perdita d’occhio una risplendente spiaggia bianca con mare cristallino e dall’altra parte, molto lontano, un altro palmeto con la mia palafitta in legno (che poi resta da appurare il perchè se abitavo dall’altra parte dell’immagine, mi dovevo prender la briga di fare tutta quella strada per sdraiarmi sulla mia amaca, ma comunque…).
Crescendo mi sono reso conto che l’importante per rilassarsi non è allungare il tragitto, ma raggiungere un “posto”.
Un luogo ove il tuo cuore, sia che palpiti forte o che batta lento, riesca sempre ad essere un cuore felice… e più spesso di quanto si creda, questo posto può essere semplicemente il giardino di casa tua.
Questo posto, per me è certamente Noli.
Del resto poi, se lo scrivono anche sulle barche…

 Io ho scritto tutta una serie di fascinazioni piuttosto “immature”, per quelle più serie vi invito a recarvi sul posto; una visita vale sicuramente la pena.

Noli Рnon ̬ un paese per valigie
Liguria – Noli (SV)

Testi e fotografie: paolo berruti

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6 Comments

  1. A me è piaciuto molto, ma sono di parte…
    🙂
    (non avrei saputo suddividerlo in modo più azzeccato)

  2. Mi sono trasferita da Milano vicino a Noli 4 anni fa. E’ un posto meraviglioso! Complimenti al fotografo! Immagini bellissime !

    • Ringrazio a nome del fotografo, sarà felice del complimento! Noli è proprio un bel posto, soprattutto fuori stagione. Grazie ancora.

  3. a noli ho passato due stagioni bellissima!!!!……e ho lasciato un pezzo di cuore!!!!!

  4. Valigie non valige!!!!

    • Grazie per la correzione. Non ti sto a spiegare, ma certamente me lo merito un errore così gigantesco, che bada bene, non era un refuso (visto che l’ho sbagliato due volte). Per finire, quando leggo questi strafalcioni sui testi degli altri mi indigno, quindi ti domando scusa.
      paola