Portofino – belle figheire… per un’ora

Portofino – belle figheire… per un’ora

Avete presente quei luoghi di cui conosci
perfettamente l’esistenza,
perché sono super pubblicizzati in tv e sui giornali,
ma che per qualche motivo non localizzi nello spazio.
A me a volte capita, fino al giorno in cui  non ci arrivi per caso,
e allora…
… e allora adesso ve lo racconto.

Il luogo in questione è  Portofino, uno di quei posti che mi ero sempre ripromessa di visitare, e di cui sapevo due cose: che si trovava da qualche parte dopo Genova,  e che non era il tipo di località che di solito amo visitare.
Quindi diciamo che, tra la certezza del tres chic pour moi, e l’impressione che il viaggio per arrivarci sarebbe stato fastidiosamente lungo, ogni volta finivo per scegliere di non andarci.
E poi diciamocelo, se proprio dovevo buttare via dei soldi, preferivo farlo in un paio di scarpe da ginnastica, piuttosto che in un aperitivo in piazzetta.
Ma in un giorno qualsiasi, mentre vagavo con la mia amica Simo lungo la costa del levante ligure, ecco che mi imbatto nel cartello “Portofino 5 km”.
“Portofino?!?! 5 km?!?!? Che facciamo mica, ci andiamo!?!?”
Ovviamente la risposta era sì.

Prima ansia: “Non è che adesso troveremo una lunghissima fila di macchine tra noi e la meta?!?” dico io, tanto per portarmi rogna da sola.
Ma quel giorno incredibilmente non c’era traffico all’orizzonte, la fortuna ci stava assistendo.
Seconda ansia (vi ho già accennato al fatto che sono ansiosa?) beh, la mia seconda ansia era il parcheggio, ma (a parte il mio culo con i parcheggi per una teoria che ho ancora da spiegare) appena arrivate ecco un cartello ad indicare un parking  sotterraneo subito dietro al paese.
A questo punto non restava che il problema della sciccheria, anche perché, per pura combinazione sia chiaro, quel giorno non vestivo particolarmente bene. Ma per qualche motivo incomprensibile, appena messo piede nella famosissima piazza, mi sono sentita subito di un’eleganza inarrivabile. Credo che dipendesse dal fatto di essere in un luogo tanto famoso, meta di vips e simili, così, per una sorta di proprietà transitiva (la stessa che ci trasformò in Hippy visitando Bussana Vecchia), la mia amica ed io siamo diventate immediatamente due belle figheire a passeggio per una delle località più in non solo della riviera, ma del mondo.
Se vi giuro che a me dei vips non frega niente, dovete credermi sulla parola, io sono quella che scova i posti particolari, le spiaggette segrete, i borghi appesi tra mare e ulivi, ma oggi, qui a passeggio per Portofino mi sembrava di essere in un film. Stavo calpestando il ciottolato che prima di me aveva sostenuto il peso di attori, calciatori, cantanti, ma per fortuna anche poeti, scrittori e capi di stato.

E se riuscite a tralasciate  i pregiudizi e guardate il paese non per quello che rappresenta, ma per quello che è, anche voi ci riconoscerete un piccolo borgo di pescatori, con le casette colorate nelle tipiche tinte liguri, con una verdissima macchia mediterranea alle spalle, e mare azzurrissimo in cui specchiarsi… certo anche con qualche stravaganza, centinaia di turisti, negozi eleganti e ristoranti con prezzi da capogiro… Ma non staremo certamente qui a perderci in quisquilie, perbacco!

“Comunque, costi quel che costi, noi non ce ne andremo di qui senza aver preso un aperitivo nella piazzetta” tanto di scarpe per quest’anno non ho bisogno.
E così abbiamo adocchiato un bar con annesso dehors sull’acqua (una specie di chiatta) e ci siamo fiondate lì. Naturalmente sulla chiatta, dove naturalmente ho sofferto il mal di mare, ma sono solo dettagli.
“Una birra e un caffé freddo” ho ordinato con fare vip alla cameriera.

E sulla chiatta (con il mal di mare), ce ne siamo state per un po’ a centellinare le nostre bevande, pensando al fatto che, di tutto quello che ci potevano portare come accompagnamento, l’unica cosa che ci avrebbe fatto schifo sarebbero stati degli amaretti, e secondo voi cosa ci hanno portato?!?
Dopo un tempo ragionevole mi alzo con aria ondeggiante (causa chiatta) e mi butto all’interno del locale con un po’ d’ansia, (che strano, io con l’ansia), era alla fine giunto il momento del conto. E ora quando dovrò sborsare per questi quindici minuti di gloria su un dehors traballante a Portofino?!?
“Allora vediamo, caffé freddo e birra… diciassette euro”
Apro il mio borsellino a fiorellini da cui estraggo con nonchalance venti euro, poso i soldi nell’apposito piattino vicino alla cassa e poi pronuncio le tre parole che sono aaaaaaaaaanni che vorrei dire (insieme a segua quella macchina), ovvero “Va bene così”.
Quindi esco dal bar e raggiungo la mia amica.
“Quanto?”
“Venti”

“Pensavo peggio”


Devo ammettere che è stato tutto molto piacevole, e che venti euro, mi sono sembrati una cifra sostenibile.
Salutiamo la chiatta e ci regaliamo ancora una veloce occhiata a quel tripudio di colori e turisti, quindi, con passo spedito, ci dirigiamo verso la macchina, il tempo delle belle figheire a Portofino stava per scadere. Eggià, perché un po’ come la mezzanotte per Cenerentola, anche noi avevamo un limite di orario, ma il nostro non era dettato da fata smemorina, bensì dal prezzo del parcheggio!
Beh, a tutto c’è un limite!

Belle figheire… per un’ora – Portofino
Portofino (GE) – Liguria 

Testi e fotografie: paola (bella figheira) faravelli

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9 Comments

  1. Ti è costato un poco sto post… ma è divertente. Belle le foto. Sorvolo sulle figheire…

  2. Ciao Paola,
    scoperta recente questa del tuo blog…ho letto con estremo piacere (tra l’altro non ricordavo l’esistenza di un rinoceronte a Portofino (che poi che ci dovrebbe azzeccare non si sa…)la vostra “piacevole disavventura”.
    Tornerò a leggere ancora perchè è stato un bel viaggio.
    Molto molto molto carino tutto.
    Clap clap (applausi)
    P.

    • Grazie ancora, ti prego, centellinali i complimenti, così mi rendi felice per più giorni!!!!

    • A dire il vero, oltre al rinoceronte, c’è anche una fila di delfini fucsia di dubbio gusto. siamo stati la seconda settimana di agosto a portofino: io, la mia compagna e mia figlia; stessa ansia ma ce la siamo cavati con un gelato da tre euro ed un pezzo di focaccia ad un euro e mezzo 🙂

      • Evvai, allora si può sopravvivere anche a Portofino, persino ad agosto! Tornaci a settembre se puoi, colori bellissimi.

  3. Ciao,
    molto carino il tuo post…voglio andare a Portofino il prossimo lunedì, ma volevo parcheggiare lungo la strada tra S. Margherita e Portofino…visto il prezzo del parcheggio (nel 1993 avevamo speso 6000 lire per un’ora)…hai consigli da darmi?
    Grazie e ancora complimenti!

    • Ciao Laura, io ti consiglierei di parcheggiare a Santa Margherita e poi prendere un autobus per andare a Portofino. Non ci sono parcheggi lungo la strada, come vedrai, si tratta di un percorso panoramico lungo un paio di chilometri (percorribile anche in bicicletta, non ci sono dislivelli) che costeggia il mare.
      Grazie per i complimenti.
      paola

  4. Sono alto atesina, ma i miei hanno la casa al mare a Santa Margherita Ligure e quindi conosco queste zone assai bene. A Portofino di solito ci si va a piedi, in quanto la camminata è molto bella o in bus. Non so quanto volte l’ho fatta a piedi. Portofino è bellissima anche fuori stagione. Per me è sempre bella. Fare la passeggiata sino al faro. Salire a Portofino Verta dove si ha un bellissimo panorama. Adoro questi posti. Posti dove il turismo dei “ricchi” non è dei ricchi tamarri stile Forte dei Marmi. È tutto più soft, di classe.

    • E lo so che ci si va a piedi, è che quel giorno non avevo tempo. E poi Portofino, anzi, la Liguria in genere (io conosco la Liguria, ma credo valga per tutte le località definite turistiche) è molto più bella in quel periodo dell’anno che viene comunemente chiamato “la stagione morta”. Morta per chi? Non per noi che possiamo permetterci il lusso di una camminata sino al faro, uno qualsiasi, magari in un giorno di pioggia.
      Per quanto riguarda la distinzione con Forte dei Marmi, non conosco e mi fido del tuo giudizio.
      Grazie per il commento!

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