Bajardo (IM) – cercando Obelix
“A Ba jar do?!?!?”
“Sì, Bajardo, non lo conosci?”
“Mmmmmmh… no”
“Allora un lunedì ti ci porto”
E siccome una gita non si nega a nessuno, via si parte, destinazione Ba-jar-do
Il paese si trova a circa 11 chilometri da Ospedaletti, nell’entroterra della val Nervia. Noi però ci siamo arrivate da Vallecrosia incrociando nel cammino le più rinomate (almeno per me) Dolceacqua e Apricale.
La strada è panoramicissima, tutta curve e stretta, perfetta per un giro in vespa… ma noi eravamo in macchina, vabbé.
Arrivate nella piazza principale, parcheggiamo.
Il paese è lì davanti a noi, e si estende verso l’alto, temo che ci tocchi inerpicarci per le antiche scale se vogliamo arrivare in cima al mondo, ci allettano le indicazioni per  il “terrazzo sulle alpi” e la chiesa romanica. Anche se io sono più curiosa di vedere i resti di un tempio sacro dei druidi…
Alcuni punti sono così ripidi che nel tempo sono state installate delle corde a mo’ di corrimano, ma un’atleta come me non andrà certamente in crisi per una piccola salitella.
Arrivati in “vetta” ci aggiriamo tra le vecchie mura della chiesa romanica di san Nicolò quasi completamente distrutta dal terribile terremoto del 1887, ma i druidi?!?!?
Eccoliiiiii!!! Beh, tipo eccoli, questo obelisco, infatti, è l’unico reperto rimasto.
Lo guardo un po’ perplessa [e molto delusa], ammetto che nella mia testa mi ero già fatta il film di poter vedere l’intero villaggio di Asterix!
Iniziamo a scendere, ma non prima di naufragare un po’ nell’infinito spettacolo del terrazzo delle alpi.
Stanno ristrutturano parecchie case,  evidentemente qualcuno compra, sospetto che siano stranieri… in ogni caso è  piacevole vedere un paese del nostro entroterra che invece di svuotarsi si riempie.
Intanto siamo tornate in piazza, ci sono un paio di ristoranti e bar.
Entriamo nel primo quello alla fine della scalinata. Mi siedo e ordiniamo acqua e caffé, poi un lampo di genio…
“non è che avete dei dolci?”
“certo, entri a scegliere”
Scegliere? penso io, e tra cosa? I soliti prodotti confezionati?
e invece…
Vi dico solo che se non vi interessano le chiese romaniche, le chiese gotiche, le scalinate, i colori caldi, l’incantevole vista panoramica sulle alpi marittime e le case in pietra, non importa, dovete comunque andare a Bajardo per mangiare la tropezienne, un tipico dolce francese che avrebbe certamente fatto andare fuori di testa Obelix. Altro che obelischi druidi, per me la prova tangibile di un influsso delle tribù celtiche è qui davanti ai miei occhi, e me la sto mangiando!
Bajardo – Liguria
Strada Provinciale Bajardo-Apricale/
testi e fotografie: paola faravelli
PS  questo post l’avevo scritto due anni fa, ma lunedì ci son tornata per fare nuove fotografie. Confermo tutto, tranne la torpezienne, che non c’era, al suo posto mi sono mangiata un flan di pere che era da sballo e da solo valeva la visita al paese!Â
Bello e buono questo post! La ricetta della torta!?! Una ricetta non si nega a nessuno…
Ho già scritto due commenti sul tuo post pubblicato su FB
e non voglio ripetermi….lascio a voi altricommenti…
ASSOLUTAMENTE da vedere e gustare !!!!!!!!!!!!!!!!!