Ellera (SV) – Il sentiero segreto

Ellera (SV) – Il sentiero segreto

 

Pronti? E’ sabato, dove si va oggi?
Levante o ponente?
Vediamo…
Sono un po’ stanca, perchè non facciamo un giro qui nei dintorni?
Andiamo a esplorare il bosco dietro casa?…
Per fare un viaggio, anche breve, bisogna partire da casa. Ma qualche volta capita che “casa” sia un posto spesso visitato da turisti e curiosi, che in estate allungano il collo fino a cinque chilometri nell’entroterra quando vanno al mare ad Albisola e, dopo aver mangiato due ravioli in trattoria, si sporgono fino ad arrivare proprio sotto la nostra porta; qualche volta, “casa” è un posto che, se vivessimo altrove, saremmo curiosi di vedere.
Allora mi immagino di passare con la macchina per la strada che porta a Stella, quella meno dritta, e di leggere per caso il cartello “Ellera”. Per un po’ c’è stato scritto “a Ellera si accellera”, con due elle, opera di qualche ragazzo con la vena poetica, e controluce si vede ancora la pennellata bianca che ci hanno dato per cancellarla.
Dunque, superiamo il cartello e, dopo una o due curve, ci troviamo lungo il fiume, davanti a un ponte da cui si arrampicano una serie di case tutte rannicchiate in salita, quasi a mettersi al riparo dalla furia del fiume, nella stagione delle piogge. E in effetti il Sansobbia in autunno e primavera fa davvero paura quando piove a lungo, mentre in genere è un torrente tranquillo, popolato da oche, rane, libellule, anatre e aironi. In estate i bambini del paese ci vanno a fare i tuffi e qualche canoista inesperto passa, per poi incagliarsi nel salto in cemento che, sotto il ponte, fa da gradino.
Ellera è anche il paese dei gatti, quasi da far invidia a Triora. Qualcuno miagola alle porte, qualcuno, semplicemente, “sta”su pietre e selciati, mentre altri, più furbi, fanno rapide capatine dal macellaio.
E’ piccola, Ellera, e in certe giornate l’umidità, che lascia tracce sui muri delle case, entra nelle ossa e ci si chiede come si possa vivere in un posto così. Tuttavia riserva misteriose e dolci sorprese per chi abbia voglia di non fermarsi al primo passo. Si dice che ci fossero le streghe, e un po’ dietro i vicoli, le scale e le volte ci si aspetta di vederle, ma in una veste più moderna, come signore anziane in grembiule intente a ramazzare il cortile.
Ovunque si vedono porte incerte di legno, che danno su oscure cantine o su ingressi di giardini segreti, che si riescono a scorgere solo dall’alto, entrando nelle case e salendo sui terrazzi. Qualche piazza nascosta, un pollaio improvvisato, chiazze di verde, piccoli orti.
Ellera non ha un centro, sebbene molti lo indichino nella piazza del Beo, quella del mulino, a cui si arriva attraversando il ponte. La chiamano così quelli del posto, a significare che ci si va a bere alla società. Ellera, piuttosto, si estende come una stella a tante punte in ogni direzione, e ogni direzione, se seguita attentamente, svela segreti.
E’ così che, dopo due anni di vita qui, oggi scopriamo un sentiero nascosto che da casa nostra porta a costeggiare il canale che va al mulino e, come bambini affascinati, lo percorriamo a ritroso, trovandoci nascosti tra le canne, scoprendo spiaggette tranquille e avvistando, con enorme meraviglia, in fondo al percorso, lì dove nasce il canale, un airone bianco ad aspettarci.

Ellera (SV) – Il sentiero segreto
Testo e fotografie: giulia aiazzi
 

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3 Comments

  1. Alè, la famiglia si allarga. Bene bene!

  2. Benissimo direi!

  3. Beautiful photos! You are fortunate to live in such a place.

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