Genova – l’ascensore di Castelletto

Genova – l’ascensore di Castelletto

Le mie vacanze le trascorrevo spesso da nonna, a Genova, e mi ricordo che erano belle (sarebbero state bellissime se ci fosse stata anche la mamma) perché senza mia sorella piccola potevo fare quello che volevo. Non che io fossi bimba esigente, mi piaceva aiutare in cucina, leggere i miei fumetti e andare a giocare nei parchi. iliguria_castelletto_002Ogni tanto però mi toccava un pomeriggio in centro, pantaloni lunghi e un tentativo di pettine sui miei selvatici capelli.
Uscite da casa, dopo aver sceso, dandoci il braccio, almeno un milione di scale, finalmente arrivavamo alla spianata di Castelletto. Un quartiere di Genova che fa storia a sé, noto per la veduta spettacolare sulla città e per l’ascensore che in pochi secondi ti recapita nel cuore del centro storico. iliguria_castelletto_009
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castelletto_001Googolando ho scoperto che ci sono ben undici ascensori a Genova, di cui dieci entrati in funzione tra il 1910 e il 1970, ma quello di Castelletto è il più noto per via del suo valore dal punto di vista turistico. Costruito nel 1909, completamente in stile liberty (le cabine son state rifatte nel 2010 in occasione dei suoi cento anni), copre un dislivello di 57 metri, dalla spianata di Castelletto fino a piazza del Portello. iliguria_castelletto_008
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iliguria_castelletto_001Salire su questo strano mezzo di trasporto era ogni volta un’emozione che mi ripagava con gli interessi della rottura di scatole dei pantaloni lunghi, del tentativo di pettine e del giro in centro.
Con sempiterno entusiasmo varcavo le porte della struttura e correvo fino alle vetrate per godermi un po’ la veduta, che per me se la giocava con quella di una ruota panoramica (anche se non essendo mai salita su una ruota panoramica, il mio era un termine di paragone più che altro virtuale).
Poi entravo nella cabina, sgusciando tra i grandi, con la speranza di trovare posto sulla panca di legno, perché pur se il viaggio si sapeva abbastanza breve, da seduti sarebbe stato più bello.
Quindi me ne stavo lì ferma, con le gambe a penzoloni, a guardare la gente che entrava e sperando che l’ascensore non partisse proprio subito, ma in quel momento di solito si chiudevano le porte.

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castelletto_006Pochi secondi ed eccoci dall’altra parte del mondo, a due passi dai vicoli, da Piazza de Ferrari e da Via XX. La città era ai miei piedi, ma io pensavo solo a come farmi comperare un gelato e il nuovo fumetto di Tiramolla.castelletto_007Al ritorno ci saremmo certamente fermate qualche minuto sulla spianata di Castelletto per aspettare l’arrivo del microscopico bus che chiamavamo “il celerino”, il quale, a dispetto dell’ottimistico soprannome, lentamente ci avrebbe riaccompagnate a casa.
– … e la sera la nonna mi ha fatto la torta pasqualina con  l’uovo intero! e le fragole con lo zucchero e il limone… Sì che son belle queste vacanze! Ma sarebbero bellissime se ci fossi tu.

Genova – l’ascensore di Castelletto 
Genova – Liguria

testi e fotografie: paola faravelli

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